Erano le due del pomeriggio. Pierre gonfiava furiosamente palloncini di ogni colore e grandezza. Era la rotondità di quelli rosa e verde a procurargli maggiore soddisfazione. Ad un tratto il campanello suonò provocando un sussulto in Pierre. Balzò in piedi e con aria contrariata si sporse con tutto il busto oltre la finestra sulla Rue Laugier.
“Allez, filez!!!" urlò.
Chiuse la finestra con un ghigno di sollievo e rasserenato tornò a gonfiare palloncini.
Erano le sei del pomeriggio. Kevin gonfiava furiosamente palloncini di ogni colore e grandezza. Era la lunghezza di quelli gialli e blu a procurargli maggiore soddisfazione. Ad un tratto il campanello suonò provocando un sussulto in Kevin. Balzò in piedi e con aria irosa uscì sul balcone che dava su Parnell Street .
“Be off!” Gridò.
Rientrò nell’appartamento e tornò a passi lenti e circospetti al tavolo della cucina. Sorrise alla vista dei palloncini ancora da gonfiare e si mise al lavoro.
Erano le nove di sera. Josè gonfiava furiosamente palloncini di ogni colore e grandezza. Erano quelli rossi e giganteschi a procurargli maggiore soddisfazione. Ad un tratto il campanello suonò provocando un sussulto in Josè. Si guardò attorno con aria preoccupata e lentamente si avvicinò alla porta blindata del suo appartamento in Avda Arroyo del Moro.
Bisbigliò con voce rauca attraverso lo spioncino: “Déjeme en paz!” .
Trascinò i suoi piedi fino alla poltrona e riprese a gonfiare.
Erano le undici e cinquantanove minuti.
Pierre, Kevin e Josè stavano consumando uno stufato di carne e verdure nell’appartamento di Via Roma.
Rotondi e lunghi palloncini rosa, verdi, gialli, blu e rossi riempivano tutto lo spazio della stanza costringendo Pierre, Kevin e Josè ad allontanarne nervosamente qualcuno ad ogni tentativo di avvicinare la forchetta al piatto.
Ad un tratto i campanelli della Rue Laugier, di Parnell Street e di Avda Arroyo del Moro suonarono contemporaneamente.
Pierre, Kevin e Josè, attorno al tavolo imbandito, si fissarono negli occhi ridendo.
“Ce est l’heure” disse Pierre.
“I’ll go to ring the bell” disse Kevin.
“Acabo de comer el stufados” disse Josè.
I palloncini rosa, verdi, gialli, blu e rossi che riempivano la stanza scoppiarono fragorosamente incendiando l’appartamento di Via Roma.
Finalmente in Rue Laugier, Parnell Street e Avda Arroyo del Moro vi fu silenzio.
martedì 6 marzo 2007
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7 commenti:
gli universi obliqui
mi hanno sempre fatto venire fame
forse per compensare allo squilibrio... fame chimica dite?
david lynch sarebbe orgoglioso di te
a proposito, qualcuno ha visto il suo nuovo film?
no
vista l'assenza di controllo che regna nel vostro blog dovrei essere disincentivato a scrivere commenti che sicuramente verranno distrutti da repentini cambiamenti. invece è bello così.
prima di diventare tutti miniaturisti!
inland empire è da star male di bellezza.
qui dentro i commenti non vengono distrutti(a parte un eccezione memorabile), solo i propri a volte... e con cognizione di causa... quindi basta rompere lo scroto con sta storia di cancellare o no i commenti!
- un commento scritto in un certo momento, appartiene a quel momento. cancellarlo è un delitto. abortire significa uccidere prima di partorire. se non sei sicuro rileggilo due volte. se sbagli rettifica.
- abbi il coraggio delle tue cazzate.
- esteticamente un commento cancellato è orrendo. un vero aborto di bellezza.
i commenti non si possono rettificare, e ciò basti
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