lunedì 26 febbraio 2007

London bridge is falling down...

...sopra le nostre teste, mentre sostavamo al riparo dal vento mangiando pane e formaggino economico. Cadde sfracellandosi, ma non ce ne accorgemmo. Non subito.
Fantasma Ghiaccio armeggiava con la telecamera, sperando di scorgere da lì il berretto dell’ammiraglio. Lo inquadrò, ma non si accorse del sorriso ironico di Nelson che compativa la nostra trasparenza. Fantasma Regalo si guardò intorno, malinconico, godendo della piacevole sensazione del vento che gli attraversava la spina dorsale.
Disse: “Londra non è più una città ai miei occhi. È una parola. E noi siamo quella parola. Sostanze presentificate nell’adesso, nel legame che, ora, c’è”. Un barbone con un cappello grigio si avvicinò a Fantasma Regalo, lo urtò e proseguì oltre come se non l’avesse visto.
Io pensai che davvero, lì, eravamo, e volevo dirlo, ma il vento era aumentato a tal punto che la violenza dell’aria ricacciava in gola ogni suono. Mi limitai a sorridere mentre Fantasma Ghiaccio continuava ad armeggiare con la telecamera.

Fantasma del 2000

5 commenti:

Anonimo ha detto...

...ad esempio: come minchia si fa a far comparire l'ora esatta d'invio del post?

Anonimo ha detto...

basta mettere a posto l'orgologio del blog

Anonimo ha detto...

uh, è vero!
Grazie

Anonimo ha detto...

anonimo...cos'è l'"ORGOLOGIO"?

Fotsirk Alokin ha detto...

ma semplice: un orologio un pò orgoglioso!